Il Test di Romberg (o Manovra di Romberg), è un classico e comune test di valutazione neurologica ed otorinolaringoiatrica che serve a verificare se un individuo soffre di atassia e di problemi di equilibrio.

Se, durante l’esecuzione, il soggetto perde l’equilibrio, il test è da considerarsi positivo.

Il presupposto su cui si basa l’efficacia del test è molto semplice.

Ogni individuo dovrebbe riuscire a mantenere l’equilibrio grazie almeno a due dei seguenti sensi, ovvero la propriocezione (percezione di ciò che è proprio e della posizione che il proprio corpo occupa nello spazio), la funzione vestibolare (riuscire a riconoscere la posizione che la propria testa ha nello spazio) e la visione.

Se ciò non accade, evidentemente c’è un problema ed il Test di Romberg serve, per l’appunto, ad indagare in tal senso.

Test di Romberg: come si esegue

L’esecuzione del Test di Romberg è facilissima e può avvenire praticamente ovunque senza vi sia la necessità di una particolare preparazione.

Il soggetto deve stare in piedi, perfettamente dritto, con i talloni uniti, le braccia stese lungo i fianchi e con gli occhi aperti.

Dopo circa 30 secondi egli deve chiudere gli occhi ed il medico ne osserva la postura per circa un minuto.

Lievi oscillazioni del corpo sono fisiologiche, ma se queste sono evidenti ed il corpo ha movimenti ondulatori eccessivi, il test è positivo.

Quando il soggetto, ad occhi chiusi, addirittura cade, vuol dire che c’è un problema a livello vestibolare o sensoriale.

Nel caso sussistano deficit di questo tipo infatti, facendo a meno della vista, è quasi impossibile che il soggetto riesca a tenersi in equilibrio.

La prima parte della Manovra di Romberg, quella da effettuarsi con gli occhi aperti, deve dimostrare che due dei tre sensi che si stanno esaminando sono perfettamente integri.

Entrando più nello specifico, se la persona mantiene l’equilibrio in tali fasi, vuol dire che il cervelletto e la colonna dorsale (tratto lemnisco mediale), il tratto corticospinale (piramidale) e i tratti vestibolari mediale e laterale, funzionano in modo corretto.

Al contrario, una perdita di equilibrio spinge ad indagare su deficit in tal senso.

La seconda parte del test, quella da fare ad occhi chiusi, risulta negativa se tali vie, quella propriocettiva e quella vestibolare, sono sane ed integre.

Cosa significa quando il Test di Romberg è positivo?

Cosa indica la positività al Test di Romberg?

Cosa vuol dire se il soggetto non riesce a mantenere l’equilibrio?

Ciò accade in presenza di atassia sensoriale, che può scaturire da problemi del midollo spinale, dei nervi sensitivi oppure si può essere in presenza della condizione detta Atassia di Friedreich.

Va infine sottolineato che a volte un paziente atassico può riuscire a superare il Test di Romberg: di solito, ciò significa che siamo in presenza di una atassia di tipo cerebellare.

Chi effettua il Test di Romberg

La valutazione del Test di Romberg è di competenza del neurologo e/o dell’otorinolaringoiatra.

A seconda della risposta del paziente, sarà più semplice indagare in una direzione piuttosto che nell’altra.